Nicola s’imbarca a Napoli e arriva a New York a bordo della nave Werra il 2 agosto 1900, a 22 anni, insieme a sua sorella. Viene registrato come “bricklayer”, muratore. La sua destinazione però è Denver, luogo in cui viveva suo padre Giovanni in un posto chiamato Battery Place.
Una volta ambientatosi negli USA cambia nome in Nick Peter Fante. Sposa Mary Capolungo, una ragazza nata a Chicago da genitori originari della Basilicata. I due hanno 4 figli: John (lo scrittore), Peter, Josephine e Tomas. <
La figura paterna è cruciale per John. Nick è rude, bevitore, maschilista, tradizionalista, irresistibile. John Fante lo inserirà in parecchi romanzi; sempre con straordinaria precisione. E il suo personaggio è quello che di più di tutti strappa un sorriso, con la sua testardaggine e la sua italianità.
Gli dedica queste frasi in “Aspetta primavera, Bandini”:
“Avanzava, scalciando la neve profonda. Era un uomo disgustoso. […] Aveva freddo, e le scarpe sfondate. Quella mattina le aveva rattoppate con dei pezzi di cartone di una scatola di pasta. Pasta che non era stata pagata. Ci aveva pensato proprio mentre infilava il cartone nelle scarpe. Detestava la neve. Faceva il muratore e la neve gelava la calce tra i mattoni che posava.”