Passeggiando per le stradine del centri storici cittadini chissà quante porte e portoni, di case forse abbandonate, spuntano raccontando le loro storie e sussurrando storie di persone e viandanti.
Io ne ho fotografate alcune, tralasciandone molte che in futuro catturrerò con la macchina fotografica. Da notare le migliaia di firme e scarabocchi che sovrastano le maniglie e il colore originale delle porte.
Le firme, i disegni e le dichiarazioni d’amore scritte con pennarelli, penne e bombolette sono addirittura di venti, trent’anni fa, come indicano le date. Sono segni del trascorrere del tempo, che si aggiungono alla loro immutabile fisicità.