In “Temporale” Jovanotti canta l’invincibile non è quello che vince sempre, ma quello che anche se perde non è vinto mai. Una frase che si addice perfettamente a John Stephen Akhwari, maratoneta della Tanzania che alle Olimpiadi messicane del 1968 ha dato una lezione al mondo intero, dimostrando che un vero atleta è agile, forte, […]
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RACCONTO. Charles
Un piccolo peschereccio galleggiava solitario nel mare intorpidito, avvolto nella nebbia. Sembrava che volasse, in un unico bagliore grigio. In quell’atmosfera surreale, il porto s’intravedeva con i suoi muri giganti, che lo proteggevano dal mare, illuminato da lampioni tremolanti e dai piccoli fari delle enormi gru arancioni. Charles si strinse nel suo cappotto nero e […]
RACCONTO. I Quadri dei santi (PARTE 1)
Quando Suor Giulia si svegliò, guardò istintivamente l’orologio appeso alla parete, erano le dieci e mezzo. Qualcuno bussava con tutta l’energia che aveva in corpo alla porta del convento e lei, per non svegliare le altre suore, decise di andare ad aprire senza far rumore.
La partita di Ilario. RACCONTO
In questi giorni in cui il gioco del calcio è minacciato da notizie che non fanno altro che offuscare la sua bellezza volevo proporvi questo racconto, in cui il protagonista è il Calcio, con la C maiuscola, che si gioca con la palla e la passione. Il campo era un’ immensa distesa di mattonelle, simili […]
Ti dico che sei morto. RACCONTO
Ho aperto il portone di casa al signor Kite alle tre e venti di pomeriggio. É entrato come tutti i giorni con la solita richiesta: “Hai un tubetto di dentifricio in più?”, poi si è seduto in cucina e gli ho offerto il solito thè al limone, accuratamente preparato mentre lui caricava il tabacco nella […]
RACCONTO. CHI HA COSTRUITO QUELLA CASA E’ UN COGLIONE
L’orologio appeso al muro segnava più o meno le due e mezza di pomeriggio quando il signor Antonio entrò nel bar. Parcheggiata la sua panda grigia alla meno peggio, in divieto di sosta, salutò senza ricevere risposta e si infilò nel locale. Per il viale non c’era un’anima. “Una birra” chiese quasi sottovoce; il barista […]
Come un truffatore che pensa di aver fregato un babbeo
Rimettersi a suonare la chitarra a 27 anni, dopo che l’avevi sepolta in garage tra addobbi natalizi e ombrelloni ripiegati non è una bella sensazione. Specie dopo che avevi detto a tutti che con la musica, serate, impianti, scalette e accordi non volevi più cimentarti. Lì per lì è stata una bella sensazione: smettere con […]
Il cliente bisogna saperlo trattare
La ragazza del bar mi guarda sorridente, ma capisco che quello è il mio ultimo pomeriggio da barista. Mandata a fanculo la mia carriera di giornalista di paese, poteva essere un’occasione per rivedere banconote nel portafoglio, dopo mesi di penuria passati a contare i centesimi per arrivare all’euro. Mi presento al colloquio e mi aspetta […]