Quanto Dante c’è in Beckett

Ho sostenuto gli esami di Storia del Teatro inglese e Storia della critica letteraria italiana a distanza di pochi giorni. Il corso di Storia del Teatro si concentrava sulla produzione di Samuel Beckett, in particolare su Aspettando Godot – Giorni Felici – Finale di Partita. L’altro corso invece ha affrontato la storia della critica della Divina Commedia di Dante.

Studiandoli quasi contemporaneamente questi due corsi si sono rivelati complementari. Del resto, Beckett era un grande appasionato di Dante Alighieri. Scorrendo tra le tappe della sua biografia l’interessamento per il poeta toscano si è rivelato fondamentale per la sua formazione.

Quando lessi e studiai quelle sue tre opere ho pensato subito a Dante, alla sua Divina Commedia. Questa riflessione la spiegai anche alla professoressa nel corso dell’esame.

Se si osservano le situazioni che vivono i vari personaggi di Aspettando Godot, Giorni Felici e Finale di Partita non è poi tanto difficile scrutare quella passione di Beckett per Dante.

A sin. Dante incontra Belacqua, a des. Aspettando Godot
A sin. Dante incontra Belacqua, a des. Aspettando Godot

In Aspettando Godot i due protagonisti Vladimir e Estragon “aspettano” quel Godot che alla fine non si presenta mai. Inutile sottolineare come il tema dell’attesa (e del Nulla) sia preponderante per la compresione dell’opera. Ma anche Dante aveva inserito nel Purgatorio un personaggio che “aspettava”.

Belacqua al IV canto del Purgatorio incontra Dante mentre «sedeva e abbracciava le ginocchia, tenendo ‘l viso giù tra esse basso».
Il pigro Belacqua attende nell’Antipurgatorio il momento in cui potrà accedere all’espiazione. Dovrà aspettare il numero degli anni della sua vita.
Quindi è in un’attesa praticamente perenne. Beckett rimase talmente impressionato da questo personaggio da sceglierlo, nella raccolta Più pene che pane, in diversi racconti.

a sin. l'incontro con Farinata, a des. Finale di Partita
a sin. l’incontro con Farinata, a des. Finale di Partita

In Finale di Partita i due genitori di Hamm, Nagg e Nell sono dentro dei bidoni della spazzatura. Per parlare alzano la testa, che fuoriesce dal bidone. La loro condizione al limite del rimanda ad una pena inflitta agli Eretici, nel decimo canto dell’Inferno di Dante.
Nella città di Dite i due pellegrini incontrano Farinata e Cavalcante, che sono dentro a dei sarcofagi. Farinata si erge per discutere con dante mentre Cavalcante solleva il mento.

a sin. Dante e Virgilio nel Cocito, a des. Giorni Felici
a sin. Dante e Virgilio nel Cocito, a des. Giorni Felici

In Giorni Felici la protagonista Winnie parla immersa dalla sabbia. All’inizio riesce a muoversi poiché immersa fino al busto, successivamente la sabbia la ricoprirà fino al collo. Impossibile non ricordare il cammino di Dante e Virgilio tra i dannati nel lago Cocito. Nelle prime due zone (Caina e Antenora Canti 32-33-34) i traditori dei parenti e della patria sono immersi nel ghiaccio, dal quale fuoriesce la testa e il busto.