Ho inviato un paio di poesie per partecipare al talent riservato ai “poeti della domenica” indetto dal quotidiano La Stampa. Non sono state selezionate nemmeno tra le 80 “degne di menzione”. Ho un opinione ben chiara della poesia e capisco come possa piacere o no al lettore. Dipende da svariati fattori. Ho letto persino sul web commenti di altri poeti della domenica esclusi, incazzati per come la giuria ha valutato i loro componimenti. A me sinceramente non interessa granchè: una poesia può piacere o non piacere, tutto qua.
Le incollo, magari a qualcuno perso nel web capiterà di leggerle e, perchè no, potrà apprezzarle o sputarci sopra.
P.S. il tema del contest era “IL FUTURO, UNO SGUARDO SUL MONDO CHE VERRÀ”
NUDA
Su barche improvvisate
ci siamo fidati del vento,
scaldati da sogni muti
bruciando il nostro tormento.
Da dietro una schiena
un colore ignoto qualcuno ha veduto
e i nostri sguardi voraci
un nuovo orizzonte han riconosciuto
Dentro una voce come tante
canta, canta più del vecchio mare
e racconta di paesi nuovi
e piange sui ricordi
e immagina nomi,
ancora da chiamare.
Ma è nella pupilla
infinita
di una bambina
che tutta la terra entrerà
nuda
coi segreti già svelati.
ALBA
Dai balconi chiusi
la notte lanciava
i suoi silenzi,
tra le fessure,
spifferi di paure
il sonno di incubi pungeva.
Vuote le stanze,
abbandonate da parole
di conforto,
che ora imitano il mutabile
invecchiare del tempo.
Passò, un giorno la notte
e stinta moriva nel cielo
quasi libero
che la rondine faceva sua casa,
improvvisa redenzione,
piovuta a gocce
sul mondo che per un’alba
ha salvato la sua anima.